SARS-COV2 Nuovi protocolli per la sicurezza e la vaccinazione in ambienti di lavoro
Definite nuove linee guida in merito al contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19 in ambienti di lavoro e alla vaccinazione dei lavoratori da parte delle aziende.
In data 6 aprile 2021 sono stati condivisi da Confindustria e le altre Parti Sociali, alla presenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute, il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro” e il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”.
Protocollo per la realizzazione di piani vaccinali aziendali
Il primo Protocollo descrive le linee guida per definire ed attuare piani aziendali per la vaccinazione dei lavoratori.
Quindi, alle aziende che lo vorranno viene data possibilità di organizzare la somministrazione del vaccino ai propri lavoratori, in base alla disponibilità dei vaccini e in coerenza con il piano nazionale per la vaccinazione anti SARS-CoV-2 (Covid-19).
Trattandosi di un’iniziativa di sanità pubblica, viene precisato che il medico competente o altri sanitari convenzionati eventualmente incaricati di eseguire la vaccinazione negli ambienti di lavoro sono esonerati da responsabilità come previsto dal recente decreto-legge n. 44/2021 e che tale vaccinazione non è attinente alla disciplina della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il protocollo definisce regole, procedure e richiami a documenti di riferimento e inoltre riprende il senso di responsabilità sociale da parte delle imprese.
E’ concesso infatti che le imprese possano collaborare al piano vaccinale nazionale mettendo a disposizione i propri spazi perché possano diventare hub vaccinali per l’intera popolazione e attuando anche piani aziendali di vaccinazione per i lavoratori.
Protocollo per la realizzazione di piani vaccinali aziendali
Protocollo per il contrasto e contenimento della diffusione del virus
Il secondo Protocollo, invece, introduce aggiornamenti ai precedenti accordi del 14 marzo e 24 aprile 2020 per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro, recepiti con DPCM.
L’aggiornamento inserisce le novità intervenute in questo anno mantenendo inalterate le linee dei precedenti protocolli che risultano essere stati molto efficaci nel contenimento e nel contrasto al virus, stando ai dati forniti da Inail.
Viene inoltre confermato in modo condiviso che la pandemia ha natura di rischio biologico generico.
In tal senso, è stato definito che il contrasto al virus viene attuato attraverso i provvedimenti e protocolli della pubblica autorità e pertanto viene esclusa la necessità di effettuare la valutazione dei rischi e l’aggiornamento del relativo documento di valutazione (DVR).
Infine, sono stati eliminati i riferimenti al divieto di effettuare trasferte in Italia e all’estero ed è stata confermata la necessità, nei casi di lavoratori positivi al Covid-19, di ottenere tampone negativo per poter rientrare in azienda, superando il contrasto con le circolari del Ministero della salute.
Protocollo per il contrasto e contenimento della diffusione del virus
Recepimento dei protocolli a livello provinciale
I Protocolli per la realizzazione di piani vaccinali aziendali e per il contenimento e contrasto della diffusione del virus in ambienti di lavoro sono documenti a livello nazionale, ma verranno sicuramente recepiti dalla Provincia Autonoma di Trento.
Informiamo quindi che invieremo ulteriore comunicazione non appena avverrà il recepimento a livello provinciale.
Per assistenza o maggiori informazioni: 0461 554165 | info@consul-tec.it
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