Gestione delle acque meteoriche nei distributori di carburante
I nuovi obblighi per gestire le acque meteoriche in aree di lavorazioni meccaniche, trattamento rifiuti e gestione carburanti
Si avvicina il termine ultimo per adeguare la raccolta delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne o provenienti da superfici scolanti secondo le regole che la Provincia di Trento ha definito nel 2021 e che prevedono l’adeguamento entro luglio 2025.
I nuovi obblighi
La D.G.P. n. 1239 del 26/07/2021 prevede nuovi standard e nuovi obblighi nella gestione delle acque meteoriche e delle acque di dilavamento di superfici esterne su cui sono effettuate:
- lavorazioni o riparazioni meccaniche;
- attività autorizzate di stoccaggio o trattamento rifiuti;
- stoccaggio, lavorazione, travaso e distribuzione di sostanze pericolose, di oli combustibili, di carburanti, di presidi sanitari e fitosanitari;
Impianti di distribuzione gasolio o sostanze
In particolare, si vuole attirare l’attenzione sugli impianti di distribuzione di gasolio o altre sostanze pericolose ad uso aziendale.
Infatti, molto spesso tali impianti presentano l’area del rifornimento all’aperto esposta alle intemperie.
In tale caso la norma prevede:
- le acque che dilavano tale area devono essere raccolte, trattate in un disoleatore e scaricate in rete fognaria bianca o nera o in corso d’acqua superficiale;
- il divieto di scarico a dispersione.
Preme ricordare che entro il 26 luglio 2025 tale scarico deve essere realizzato, ma soprattutto autorizzato dall’APPA mediante autorizzazione allo scarico industriale (AUT).
Tenuto conto che per l’ottenimento dell’autorizzazione sono necessari 90 giorni dalla presentazione della domanda e che in caso di intervento edile è anche necessario gestire il permesso edilizio comunale, è indispensabile affrontare subito la questione.
Soluzioni alternative
Le possibili soluzioni alternative, ma normalmente di difficile attuazione, sono:
- posizionamento dell’erogatore del carburante all’interno di un capannone (purché non vi siano problematiche legate alla normativa antincendio);
- la realizzazione di una tettoia di dimensioni ed altezza adeguate a coprire l’area di rifornimento e tali che l’acqua meteorica non possa in alcun caso dilavare l’area stessa in occasione degli eventi meteorici;
- la realizzazione di una vasca a tenuta di raccolta delle acque di dilavamento con periodica gestione come rifiuto del liquido raccolto.
Per assistenza o maggiori informazioni: 0461 554165 | info@consul-tec.it
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